Newsletter 5.2015 – Domande e risposte: Lavoro accessorio (Voucher)

Domanda: Può un’agenzia investigativa assumere un dipendente attraverso l’istituto del lavoro accessorio?

Risposta: Non è ammissibile, in linea di principio ed allo stato attuale della normativa, inquadrare il dipendente con il lavoro accessorio quando lo stesso sia adibito all’attività principale dell’azienda. È, al contrario, ammissibile qualora l’attività svolta dal lavoratore sia complementare alla principale (ad esempio la pubblicità, il marketing, lavori di edilizia, ecc..). In questi ultimi casi questa fattispecie risolve non pochi problemi.

Domanda: Cos’è il lavoro accessorio?

Risposta: È una particolare modalità di prestazione lavorativa la cui finalità è quella di regolamentare quelle prestazioni occasionali, definite appunto “accessorie”, che non sono riconducibili a contratti di lavoro subordinato in quanto svolte in modo saltuario, e di tutelare situazioni non regolamentate. Il termine accessorio, nella lingua italiana, è definito come qualcosa che si accompagna a ciò che è o si considera principale, quindi secondario, marginale, complementare. Possono essere ad esempio quei beni o valori che non sono indispensabili al funzionamento di un’azienda, ma che risolvono interessi secondari (non principali).

L'articolo Newsletter 5.2015 – Domande e risposte: Lavoro accessorio (Voucher) sembra essere il primo su Gobbi e Partners.